Racconto della nostra escursione del 1 Giugno da contrà Cerbaro (Tretto di Schio) al Monte Priaforà con discesa per Busa Novegno.
Autore: Pippo.
Prima escursione vera della stagione dopo un inverno eccezionalmente nevoso.
Novegno - Priaforà |
Ci incontriamo in 3 alle ore 9.30 di fronte alla chiesa di S. Antonio al timonchio (Santorso), siamo io, Sonia e Dalla.
Si sale in auto per S. Ulderico e il Bosco di Tretto fino a contrà Cerbaro, quota 910, dove si trova un ampio parcheggio di fronte all'ingresso del camping.
Ci prepariamo ed iniziamo la salita in un clima soleggiato ma fresco.
L'attacco del sentiero 435 si trova vicino all'inresso dell'agriturismo cerbaro, si sale prima per una strada bianca e poi per un ripido sentiero che ne taglia i tornanti.
Il sentiero è ben tenuto e segnato, si cammina quasi sempre all'ombra del bosco quindi il panorama non è molto vario.
Si incontra ad un certo punto l'intersezione con il sentiero 433 che porta diretti in Busa Novegno, noi però continuiamo verso il passo di Campedello.
Finalmente, prima di arrivare al passo, si trova qualche punto panoramico da dove si iniziano a vedere la valle dell'astico e la pianura di schio.
Arrivati quasi al passo di campedello il sentiero devia verso destra iniziando la salita al priaforà.
La via si fa veramente pittoresca, il sentiero sembra un giardino e la salita rimane dolce fin sotto la cima.
Subito prima della zona del "Foro" inizia la salita vera, il primo tratto ci porta appunto al grosso buco nella parete che da nome al monte, qui sostiamo per ammirare il panorama. Il secondo tratto ci porta alla vetta dominata dalla croce in ferro, fare attenzione in salita e discesa.
Ci fermiamo a mangiare ammirando il bel panorama, la vista spazia dalla val posina alla valle dell'astico fino alla pianura, si vedono gli altopiani di tonezza e asiago. La salita è segnata ore 2.40.
Finiti i panini iniziamo la discesa, fino al passo campedello l'itinerario non cambia, arrivati però al passo si sale verso malga campedello e da lì in busa novegno.
Gli effetti della neve si notano in modo drammatico, i manufatti in legno sono ovunque distrutti, gli alberi spezzati, a volte sulla strada.
Percorriamo l'anello sommitale sul versante che guarda schio fino a raggiungere baita novegno, dove sostiamo brevemente prima di scendere.
Si segue la carrozzabile che sale da contrà rossi fino al tornante del parcheggio, qui si stacca il sentiero 422 che con visuale panoramica sulla val leogra e sulla pianura scende velocemente verso i tretti.
Il primo tratto della discesa è scoperto e molto panoramico, poi però si torna nel bosco fino all'arrivo in contrà rossi.
Svoltiamo a sinistra per la strada asfaltata che in breve ci riporta al cerbaro e alla conclusione della gita, bruciacchiati ma contenti torniamo a valle.